AMORE RICONDIZIONATO


Vi è mai capitato al liceo di non calcolare minimamente quella persona che un giorno, così, senza apparente preavviso, ha iniziato a rimbombare nella testa più prepotente di un concerto di Massimo Pericolo?


Dal momento in cui ha iniziato ad essere al centro dei vostri pensieri, tutto cambia. Ogni cosa assume un ordine diverso, ogni pensiero ha un ordine diverso. Vi piace, ma non era mai capitato prima. Perché ora? Perché adesso?
Lo spiegazione a questo fenomeno sentimentale non so darvela, so però che lo stesso principio è applicabile nella moda.


Attraverso il posto che attribuiamo ad un oggetto, creiamo una storia. Possiamo decidere di metterlo in prima fila, nelle retrovie, coordinato o in vetrina, se però non facciamo un lavoro di menzione costante svalutiamo di gran lunga il valore di quel prodotto.
La persona che abbiamo di colpo iniziato a notare è sempre stata lì, vicino a noi. La maggior parte delle volte si ha anche un principio di amicizia, pensate quanto tempo sprecato prima di notarlo e di volerlo.Non solo quella persona, anche l’oggetto che la moda vi propone.

Il visual merchandiser si muove su diversi principi cardine, questo è uno di quelli.
La creazione del “bisogno” è una tecnica importantissima per fare in modo che ciò che si vende abbia il giusto spazio per essere visto.
Non c’è oggetto senza storia, non c’è storia senza emozione.
Come vivete la vostra esperienza d’acquisto? In relazione speciale o un accessorio necessario per non uscire sempre in tuta?
Scrivetelo nei commenti. #dialogo

Dialogo è stato scritto da @clarainthemirror , per approfondire #dialogo potete andare su YouTube.

Fateci sapere che cosa ne pensate sotto nei commenti! 
#DIALOGO 

 


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